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Accadde oggi: 23 luglio 1988 Renato Biagio Zurlo supera Alessandro Duran
di Fausto Borgonzoni
Il 23 luglio 1988, sul ring di Castellina, 30 anni fa, l’allora ventiquattrenne campano di Torre Annunziata, Biagio Renato Zurlo difese il suo titolo italiano dei pesi welter, conquistato tre mesi prima mettendo KO al sesto round Pietro Ciarla, dall’assalto del ventitreenne ferrarese Alessandro Duran. La sfida tra i due giovani e promettenti pugili, all’epoca entrambi imbattuti, era molto attesa nell’ambiente pugilistico italiano e non deluse le aspettative. All’angolo dei due giovani c’erano i padri illustri: il maestro Lucio Zurlo, fondatore della Boxe Vesuviana a Torre Annunziata, e Carlo Duran, grande campione e maestro. Il match venne trasmesso su Rai2 in diretta con il commento di Paolo Rosi. L’incontro fu molto equilibrato e dopo un inizio sostanzialmente favorevole allo sfidante, il pugile campano si fece leggermente preferire nella parte centrale del match e soprattutto nelle riprese finali, dove Duran accusò un po’ di stanchezza, che forse gli costò il titolo. Il verdetto, contestato dall’angolo di Duran, vide l’arbitro Priami optare per il pareggio, mentre i giudici Ceccarini (117/115) e Attolini (119/116) premiarono il detentore. Non ci fu mai la rivincita, anche perchè la carriera dei due pugili proseguì in maniera decisamente diversa. Biagio Zurlo abbandonò improvvisamente l’attività agonistica nel 1990, a soli 26 anni, ed un record di 24 vittorie ed una sola sconfitta, proprio alla vigilia di una difesa di quel titolo che era ancora in suo possesso. Restò sempre nel mondo della boxe quale, ancor oggi apprezzato istruttore e manager, oltre che Consigliere Federale e Direttore Tecnico delle WSB. Alessandro Duran diede vita ad una lunga stagione agonistica , conquistando il titolo italiano nel 1989 , per il quale combattè per ben 17 volte ( 13 vittorie e 4 sconfitte). Conquistò anche il titolo europeo ed il mondiale WBU (non riconosciuto dalla FPI) prima di appendere i guantoni al chiodo dopo 63 incontri ( di cui 33 titolati) con 51vittorie e 12 sconfitte. Si dedicò poi all’insegnamento, portando fra l’altro Simona Galassi, alla riconquista del titolo mondiale, e tutt’ora collabora con il fratello Massimiliano alla Pugilistica Padana di Ferrara, oltre ad essere stimatissimo commentatore televisivo.